30.1.13

Pezzi di vetro

Il nuovo dei Knife. Il nuovo album dei Knife lo aspettavamo da anni, quasi da decenni (noi che non abbiamo ballato a oltranza Oni Ayhun, il progetto tech-house di Olof fratellino Drejier). Il nuovo singolo dei Knife è industriale, è malato per noi che in una fabbrica non ci siamo mai entrati nemmeno in gita (figur't averne la discografia), è disturbante anche perché dura un sacco, quasi dieci minuti. Ho già comprato il biglietto del tour dal vivo, sono pronto a urlare in prima fila "We had a communist in the family", anche se temo perché il disco nuovo dura quasi due ore e se poi fanno un concerto di un'ora più bis e conosco i nomi solo dei bis e non aggiornano setlist.fm veloce? Mentre scrivo ascolto Terror Danjah: Rhythm & Grime Butterz mix e mi piace perché è booty come la mia cantante preferita che ha cantato l'inno nazionale per il mio presidente preferito. E l'hai visto il video: no dico, regista di video porno femministi. Sai che comunicato stampa ci faccio. Peccato che è un po' vorreimanonposso rispetto alla musica, cioé la musica mi diventa arty invece che "pisciare in strada (FATTO), farmi male coi pezzi di vetro (FATTO), scopare in modo malato (FATTI)". Spero che scuotano "quanto basta" il mio quieto vivere.