29.7.08

Disc Over-y

Tanta voglia di scrivere, ma bisogna pur pagarsi in qualche modo il cazzeggio (che sia più semplice farsi pagare direttamente il cazzeggio?). E alla fine se il cazzeggio ormai è un miraggio, non resta che il conto alla rovescia verso le vacanze. Qualche anno fa da un innocente viaggio in Portogallo uscì fuori uno dei concerti della vita col piramidone dei Daft Punk. Non oso pensare cosa possa succedere in dieci giorni di mare da vecchi a Cefalonia. ‘Vecchio (e stanco)’ è la parola in cui più mi riconosco in questo conto alla rovescia. Pensate che questo finesettimana c’era il Giovinazzo Rock Festival con headliner nei tre giorni i Blonde Redhead, Paolo Benvegnù e gli Africa Unite: io sono andato solo nella prima serata causa vecchiaia (e dire che volevo risentire anche gli altri) e persino nella prima serata mi sentivo molto vecchio ad averli visti praticamente una volta all’anno negli ultimi quattro anni (e loro tutto sommato erano meno scazzati delle ultime volte e direi anche godibili e il batterista era vestito alla marinara come Paperino anche se fa sempre paura quando parte la voce di Kazu per il ritornello e lei ha la bocca chiusa e solo dopo dieci secondi si interfaccia). Comunque mi sono convinto di essere molto vecchio (e stanco) quando dopo i Blonde Redhead non ho preso minimalmente in considerazione l’idea di dare una possibilità al per me incomprensibile Radio Slave in un posto da giovini dove ero già stato. Radio Slave è meglio quando fa il vecchio in Quiet Village ho detto quella sera. Invece non è solo questo. È che a un set di Radio Slave avrei preferito un set di DJ Koze e poche storie. (Incrociando le dita per un DJ Koze Live in Myrtos di seguito il pezzo (chez Matias Aguayo) che vincerebbe il Festivalbar Dance se solo esistesse: l’anello mancante tra i cazzoni french house e i cazzoni sudamericani. Con tanto di minuto finale vera presa in giro che se non siete emo, non siete brutal, non siete house, ma siete minimal, fate un po’ di tagliaincolla e anche voi avrete il vostro pezzo dell’estate che non sarà il mio)

ps: grazie a Luigi che mi indicò il pezzo oltre un mese fa quando era solo una creatura su myspace


Minimal (DJ Koze Remix) - Matias Aguayo
(per la foto grazie a Dinos Christopoulos)

3 commenti:

Raibaz ha detto...

"l’anello mancante tra i cazzoni french house e i cazzoni sudamericani"

Fantastico :)

Bella traccia e definizione che calza come un guanto :)

Anonimo ha detto...

mnmnm... blog amante di musica elettronica e con sede nella provincia di Bari. Me lo devo segnare...

maxcar ha detto...

@raibaz: merita comunque anche l'originale molto funk e teso, a tratti villalocosiano

@smeerch: sede è parola grossa visto il nomadismo