17.10.06

C’mon join the joyride (non nel senso di Roxette, ma nel senso di rincorsa col fiato corto)

Io non mi scandalizzo con niente. Nemmeno col primo doppio ellepi/cd di remix della K Records, contenente ventidue (!) rielaborazioni del repertorio di Mirah. Però. Capisco che bisogna rincorrere i giovincelli come il sottoscritto appassionati di inutili variazioni sul tema, ma un progetto come un remix album deve avere un minimo di criterio: sorvolando sul fatto che la mole sia eccessiva e che oltre agli amicici dell’etichetta ci siano soltanto dei carneadi che nella migliore delle ipotesi sono usciti una volta a cena con Bjork e nella peggiore stavano dietro i Frou Frou, possibile che un’etichetta così rispettabile non si accorga che fare un remix non significa truccare una canzone da baldracca per gli aperitivi di Corso Como?

Apples In The Trees (Balvanera House Party Mix by Bryce Panic) - Mirah
(che si salva dando l’impressione di una b-side dei Knife che prima della fine si trasforma in una b-side latina di Beirut)

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