31.1.11
Tuff-i
Questo qui sopra è Actress, ovvero Darren Cunningham. Con grande probabilità il vostro disco dell'anno faccio-capire-che-mi-piacete-anche-voi-altri sarà stato Caribou o Kanyewest. Splazsh di Actress (anch'esso scelto come disco-ponte dell'anno dal giornale filofighetto) invece è un disco immerso in tutto e poi sgranato. Sabato scorso (seconda serata di Houdini) Actress ha interrotto il funzionale back to back introduttivo di Vaghe Stelle e Sergio Ricciardone con dei droni dai quali è emersa della techno scura incatramata, spezzata dalla vecchia scuola electro tutta in fila di Maze spezzante al punto da spezzare se stessa e sfaccettarsi prima dei tentativi di house che imprigionano i campioni degli Human League, con tutto che sfugge e si sgambetta, con gli elementi che vanno tutti fuori tempo, o meglio che seguono tutti il loro tempo. Tutto poi era goduriosamente ovattato, affilato e sepolto dagli effetti e dal bitrate e poi nuovamente distorto dall'impianto (forse era un errore, ma rientrava tutto nel processo di impoverimento del suono primigenio alla ricerca del brivido della nostra esperienza di ascolto di oggi: prima o poi uscirà fuori un fanatico dell'alta fedeltà che diventerà il nuovo beniamino del riflusso). Era una serata così spezzante che anche il biglietto d'ingresso che ho ricevuto era spezzato in due biglietti, uno intero da cinque euro e uno ridotto da tre euro (ma davanti a un live come questo si chiude un occhio davanti alla finanza creativa che permette di mantenere in vita il clubbing).
Always Human by Actress
24.1.11
Non ho un twitter, non ho un tumblr, non ho un feisbùk
Però in qualche modo devo segnalare una cosa che sull'internet non si fa quasi più, ovvero scrivere. SirBilly e le cento cover che in realtà sono cento storie. Solo all'inizio ed è già enorme.
20.1.11
Lelastico
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E ho chiuso la stanza sul loro sorriso
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this house is not a motel
17.1.11
Maglioni
Maglioni vuol dire anche 'quelli che sudano'
Sempre più amore per Robag. Quegli alberi ballano nel freddo.
14.1.11
Pigrizia
Là fuori in questo momento c'è uno storico pezzo di techno (Gerard Mitchell di UR / Los Hermanos) in un posto piccolopiccolo (il Tabac, non sapevo nemmeno che fosse uno dei locali dei Murazzi) e che dai quanto vuoi tu all'ingresso. Poi lo so che me ne pentirò, ma sono qui col maglione da vecchio, largo infeltrito coi pallini e la cerniera davanti. E non posso nemmeno dire "I may go out tomorrow".
Tomorrows by pxtnfrdnbrg
Tomorrows by pxtnfrdnbrg
5.1.11
In New Work (This Aint Make You Feel Brand New, Yo!)
Quando prendi un pezzo di altri e lo metti in un mixtape uccidi il pezzo, non l'artista.Questo se non si è under the influence. Nel mondo dei JJ invece tutto si sovrappone e il mixtape è un registratore acceso durante una sbornia in cui ricordi un gruppo svedese di quando si era più giovani che era in un film in cui sfuggire alla provincia svedese sull'innoallacapitaledelmondo e non è più solo l'indie riverberato sul pezzone hiphop e il robot Mike Oldfield sembra più Kanyewest di Kanyewest. Can we get much higher, than the stars? No, Kanye West non può essere disco dell'anno, perché il non disco dell'anno è questo, un disco che non vende, non serve, balla, echeggia ed è povero e ricco come tutto il vomito che viene uploadato su soundcloud ogni secondo.
Inframezzare discorsi con pezzi di canzoni mi ricorda Red Ronnie, ma lui traduceva.
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