30.7.08

Nient’altro che un simbolo

Da qualche giorno sono ossessionato da un pensiero. Sono nato nello stesso giorno di Amy Winehouse. Dovrà pur voler dire qualcosa, ma cosa? (Sempre sullo stesso argomento ok Tondelli, ok Terzani, ma vuoi mettere Tano Badalamenti, Franco Califano, Mariano Apicella e soprattutto Alessandro Canino. Sì, proprio lui)

29.7.08

Disc Over-y

Tanta voglia di scrivere, ma bisogna pur pagarsi in qualche modo il cazzeggio (che sia più semplice farsi pagare direttamente il cazzeggio?). E alla fine se il cazzeggio ormai è un miraggio, non resta che il conto alla rovescia verso le vacanze. Qualche anno fa da un innocente viaggio in Portogallo uscì fuori uno dei concerti della vita col piramidone dei Daft Punk. Non oso pensare cosa possa succedere in dieci giorni di mare da vecchi a Cefalonia. ‘Vecchio (e stanco)’ è la parola in cui più mi riconosco in questo conto alla rovescia. Pensate che questo finesettimana c’era il Giovinazzo Rock Festival con headliner nei tre giorni i Blonde Redhead, Paolo Benvegnù e gli Africa Unite: io sono andato solo nella prima serata causa vecchiaia (e dire che volevo risentire anche gli altri) e persino nella prima serata mi sentivo molto vecchio ad averli visti praticamente una volta all’anno negli ultimi quattro anni (e loro tutto sommato erano meno scazzati delle ultime volte e direi anche godibili e il batterista era vestito alla marinara come Paperino anche se fa sempre paura quando parte la voce di Kazu per il ritornello e lei ha la bocca chiusa e solo dopo dieci secondi si interfaccia). Comunque mi sono convinto di essere molto vecchio (e stanco) quando dopo i Blonde Redhead non ho preso minimalmente in considerazione l’idea di dare una possibilità al per me incomprensibile Radio Slave in un posto da giovini dove ero già stato. Radio Slave è meglio quando fa il vecchio in Quiet Village ho detto quella sera. Invece non è solo questo. È che a un set di Radio Slave avrei preferito un set di DJ Koze e poche storie. (Incrociando le dita per un DJ Koze Live in Myrtos di seguito il pezzo (chez Matias Aguayo) che vincerebbe il Festivalbar Dance se solo esistesse: l’anello mancante tra i cazzoni french house e i cazzoni sudamericani. Con tanto di minuto finale vera presa in giro che se non siete emo, non siete brutal, non siete house, ma siete minimal, fate un po’ di tagliaincolla e anche voi avrete il vostro pezzo dell’estate che non sarà il mio)

ps: grazie a Luigi che mi indicò il pezzo oltre un mese fa quando era solo una creatura su myspace


Minimal (DJ Koze Remix) - Matias Aguayo
(per la foto grazie a Dinos Christopoulos)

21.7.08

La Fine

Metto gli ultimi cinque dischi da inkiostro.
Quasi mai sotto i 130bpm, con qualche carezza nascosta tra gli schiaffoni.
La scaletta della selezione è:

Electronic Battle Weapon 10 (Midnight Madness) – The Chemical Brothers
Constant Rising – Dusty Kid
Blind Amandine (Da FrAud ionic maxcar mix) – Hercules & The Âme Affair
Day’n’Nite (Crookers Remix) – Kid Cudi
Jaguar – DJ Rolando “The Aztec Mystic”


9.7.08

Beautiful Looper

Era il 2004 e i Junior Boys erano i cocchi dell’internet musical-elettronico-gnégné. Quando dopo alcuni singoli si avvicinava la pubblicazione del primo album Last Exit, su internet nei soliti canali uscì il disco. Stupendo, con le canzoni che iniziavano e a un certo punto entravano in loop ipnotici. Era una presa in giro, un fake, come quello dell’affare Rumore. All’epoca ci erano cascati in tanti, compresa una webzine che arrivò a definire Teach Me How To Fight uno strumentale eccellente e austero, nonostante il pezzo fosse cantato. Il fake però era così bello che mi annovero nel gruppo delle persone che hanno continuato ad ascoltarlo tanto quanto la versione corretta.

Beautiful Future è il nuovo album dei Primal Scream ed uscirà il 21 Luglio. Come di consueto, il disco è apparso su internet in anticipo nei soliti canali, sempre più veloci ed efficienti. Peccato che le tracce siano costruite a partire da loop lunghi intorno al minuto dei pezzi originali. Io ho avvisato, eh, ma questo non vi impedisce di preferire i loop agli originali in sede di recensione.

Beautiful Summer (fake loop version) - Primal Scream

8.7.08

La Gigantesca Scritta DisKoInKiostro Vol.3

Metto altri cinque dischi da inkiostro.
Valzer psichedelici, congas invisibili, baci profondi, Vasco’n’Vasco e tanti canti.
Alla DisCoop.
La scaletta della selezione, con possibile gruppo rivelazione dell’autunno, è:

Eat Yourself (Yeasayer Remix) – Goldfrapp
Cable Dazed – Invisibile Conga People
Solo Tu (Isolée Remix) – Paulo Olarte
La Gigantesca Scritta Vasco (maxcar & San Proper ‘Nati in un feroce Settembre’ mix) – Ricardo Villalobos vs Le Luci Della Centrale Elettrica
Danse Avec Moi – Nôze feat. Dani Siciliano

Isolée torna tra noi!

La gigantesca scritta DisKoInKiostro
La Gigantesca Scritta DisKoInKiostro Vol.3
(ps: La gigantesca scritta non è opera mia)

2.7.08

Soldi e legna

“Tu non vieni qua a sfottere lo sponsor”, diceva in un fuori onda un Mike Bongiorno incazzato ad un’Antonella Elia colpevole di solidarietà con una concorrente che rifiutava per motivi di coscienza la vittoria di una pelliccia. Non so se siano volate parole così esplicite, ma la principale webzine di musica dance Resident Advisor è scossa da uno scandalo riguardante il pericoloso conflitto d’interesse tra recensioni e sponsorizzazioni. Qualche settimana fa su RA viene pubblicata una pesante stroncatura della nuova compilation mixata di John Digweed (un grosso nome della prog-house su Reinassance) scritta dal managing-editor Jeremy Armitage. Reinassance è uno dei principali inserzionisti su Resident Advisor. Passa qualche settimana ed esce una seconda recensione di Robbie Younan, abbastanza prona, e viene eliminata dal sito la precedente. Qualcuno se ne accorge nei commenti e la testata comunica che con la prima recensione si era esagerato nei toni e a conferma della natura critica della decisione, si ripristina la vecchia recensione come commento alla prima. Peccato che a rovinare il quadretto di una goffa ma onesta linea editoriale, arriva sempre nei commenti il capo-editor Tami Fenwick che svela quanto sia successo: l’ufficio vendite ha ritenuto che la recensione potesse essere dannosa dal punto di vista delle entrate pubblicitarie e i due fondatori del sito Nick Sabine e Paul Clement hanno preso la decisione del cambio di recensione. Nello stesso commento la Fenwick ha comunicato che lei e Armitage hanno rassegnato le dimissioni. A partire da questo annuncio si sono scatenati gli interventi di collaboratori attuali, ex recensori, dell’estensore della nuova e di quello della vecchia recensione. Quello che rimane però, al di là della presunta trasparenza 2.0 su forum che almeno non vengono censurati, è il gusto amaro di assistere alla parodia di quello che qualche anno fa avveniva sulle riviste cartacee. (via Bebo e Teleosteopathy, che ha usato in anticipo il titolo che avrei scelto)

Calembour della settimana

Il nuovo singolo della Turbo non mi esalta particolarmente, ma ci si complimenta sempre con chi scova un gioco di parole come Rainer Werner Bassfinder che stava lì da anni e ancora non mi era venuto in mente.


(La copertina è censurata, clicca se proprio ci tieni)