16.5.10

Le collinette, gli svedesi, il karaoke

The kisses of the sun
were sweet I didn't blink
I let it in my eyes
like an exotic drink
the radio playing songs
that I have never heard
I don't know what to say
oh not another word




Domenica pomeriggio, collinetta verde del Parco del Valentino a Torino, il tempo è clemente. Io ho l'orticaria. Il ritardo strategico di un'ora non è abbastanza per evitare un'interminabile ora di attesa nel pratello indiepopabestia (tutti coi cuccioli/cani di compagnia poi) con aggiunta di famigliole e di BONGHI. In più chi riceve solitamente i miei messaggidasolitarioaiconcerti™ ha pensato bene di passare la domenica pomeriggio davanti a un Lago Dei Cigni del Bolshoi. In fine gli Iori's Eyes sono la mia morte, non tanto per il pop acustico con la solita voce frognucolosa che aveva senso coi Mercury Rev e i fratelli Pace e meno con Yuppie Flu e sempre meno viavia, quanto perché a chiusura della loro mezzora fanno partire un preset di drum machine e dell'elettronichina a cazzo che mi fanno piangere lacrime silicee: lasciate stare il bit e i beat poverini che non hanno niente a che vedere col vostro mondo.

Dice: cazzo ci sei andato a fare su una collinetta indiepop primaverile DI DOMENICA POMERIGGIO? Sono andato a vedere una tipa svedese che fa il karaoke sulla collinetta indiepop di domenica pomeriggio. Prima di fare la figura del pazzo ci tengo a dirlo: non è come sembra. Sono andato per i JJ, creatura debosciata di casa Sincerely Yours (gloria gloria a The Tough Alliance) che infiltra l'amato (anche se solito) pop balearico svedese con allusioni di gangsta rap, dance tamarra, celebrazione calcistica e droghe. Una specie di Truzzi&Emo For Africa, una sola cosa col il Padre e con i tuoi, dato che nel pratello ci sono anche alcuni immancabili pellegrini della Sindone, tutti col cappellino arancione. Quando la giovane strappona palesemente ubriaca imbraccia la chitarra, il suo cocktail al limone e i milioni di secondi di delay sulla sua voce, col compare che non sente nemmeno la necessità di muoversi dal pratello sul palco, My Life spezza l'armonia cosmica delle birrette sull'erbetta con la dolenza di The Game e A Touch Of Class. Per tre pezzi fino a una spettrale Ecstasy - bienvenido al Mi Ami ahah – temo la deriva cantautorale per quanto sfattona, fuoriposto e con le ragazze che continuano a urlarle brava mentre sotto sotto pensano grassa e brutta ("trote"). Invece arriva il colpo di genio per le prossime canzoni e, rischiando di cadere dallo sgabello, la tipa si dirige verso un pc e fa partire il karaoke: Things Will Never Be The Same Again, My Life, My Swag, From Africa To Malaga, My Hopes And Dreams, mi sembra, scorrono uguali su disco. Lei finisce il cocktail e continua a succhiare la scorza di limone perché nessuno gliene porta un altro – vorrei farlo io, ma desisto, evito sempre gesti che richiamano troppo l'attenzione – ed è visibilmente poco a suo agio e quello scarto tra pratello fighello e karaoke malinconico ubriaco da baretto di spiaggia di provincia viene amplificato di non so quanti decibel, e sta per finire un altro weekend, se ne va coi cori in tele il weekend, anche se non si sono portati appresso Ibrahimovic. Poi stacca il karaoke e chiude con Let Go acustica e se ne va dai Tough Alliance e dal compare genio che probabilmente le dirà "brava ma se avessimo messo il cd ti saresti presa il sole pure tu".



In teoria ci sarebbe stato anche il dj set dei Tough Alliance, ma sono andato a farmi dare del negro da Horas (per i non Torinesi, sono andato a prendermi un kebab in un luogo vicino alla collinetta) e quando sono tornato la musica era bassissima e l'idea di aspettare un tempo indefinito non mi allettava certo. In fondo la domenica mi aveva soddisfatto. Era cominciata con Radiation Ruling The Nation, ché il disco della Thorn mi ha deluso e guardo Luther per riconciliarmi con i Massive Attack e i JJ sono disco da domenica mattina così come da quindici anni a questa parte No Protection e anche i dubboni successivi del cofanetto dei singoli, e avevo pranzato con The Hangover pensando che al massimo il risultato di un mio hangover è che non mi ricordo che pezzi ha messo Kode9 nel suo dj set due settimane fa. Una bella domenica e, come Mourinho, non mi sento a casa.




EDIT: come dimostra questo rvm lui è Repetto on ecstasy



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