31.1.11

Tuff-i


Questo qui sopra è Actress, ovvero Darren Cunningham. Con grande probabilità il vostro disco dell'anno faccio-capire-che-mi-piacete-anche-voi-altri sarà stato Caribou o Kanyewest. Splazsh di Actress (anch'esso scelto come disco-ponte dell'anno dal giornale filofighetto) invece è un disco immerso in tutto e poi sgranato. Sabato scorso (seconda serata di Houdini) Actress ha interrotto il funzionale back to back introduttivo di Vaghe Stelle e Sergio Ricciardone con dei droni dai quali è emersa della techno scura incatramata, spezzata dalla vecchia scuola electro tutta in fila di Maze spezzante al punto da spezzare se stessa e sfaccettarsi prima dei tentativi di house che imprigionano i campioni degli Human League, con tutto che sfugge e si sgambetta, con gli elementi che vanno tutti fuori tempo, o meglio che seguono tutti il loro tempo. Tutto poi era goduriosamente ovattato, affilato e sepolto dagli effetti e dal bitrate e poi nuovamente distorto dall'impianto (forse era un errore, ma rientrava tutto nel processo di impoverimento del suono primigenio alla ricerca del brivido della nostra esperienza di ascolto di oggi: prima o poi uscirà fuori un fanatico dell'alta fedeltà che diventerà il nuovo beniamino del riflusso). Era una serata così spezzante che anche il biglietto d'ingresso che ho ricevuto era spezzato in due biglietti, uno intero da cinque euro e uno ridotto da tre euro (ma davanti a un live come questo si chiude un occhio davanti alla finanza creativa che permette di mantenere in vita il clubbing).

Always Human by Actress

1 commento:

mas raden ha detto...

very good post, thanks for sharing. . .
thats look enjoy night. .
greeting from mas raden