20.4.05

Pareti di vetro


Mattina strana tra inserimenti ripetitivi di parametri e riflessioni. Ascolto il cd di rarità degli Yo La Tengo, il terzo di Prisoners of Love. Sono in loop da un bel po’ sulla bella versione acustica di Tom Courtenay e non riesco a capire se la versione elettrica sia la fioritura semplificante dell’acustica o se l’acustica tiri fuori dei lati intimi e nascosti dalle chitarre dell’elettrica. Mi perdo nei rivoli dei riferimenti al Billy Liar (film non visto di tanti nostri preferiti), ai suoi attori, ai personaggi, a Marshall Crenshaw che nel video faceva qualcosa che non ho mai visto e che era Buddy Holly in La Bamba. Mi chiedo se la chiave sia la voce di Georgia Hubley al posto di quella di Ira Kaplan, il pa-ppa-pa-paa a un volume più alto, la fragilità rara e insieme banale nascosta dietro a una teca di vetro. Mi chiedo se le pareti di vetro intorno a questa versione siano specchi.

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