Dicembre torinese, in prova il lavoro di un anno. Coi problemi che vengono fuori ci faccio il prossimo. Due weekend di mezzo e due eventi a portata di mano. Matthew Dear nelle vesti di Audion venerdì scorso a Milano, Ewan Pearson sabato prossimo a Firenze. Ho saltato il primo. Stanchezza della settimana pesante, accenni di raffreddore e una mezza speranza che comunque me lo ritroverò davanti prossimamente. Decido allora di consolarmi con Nathan Fake perché qualcosa mi dice che non assisterò al set né carne né pesce visto al Primavera di Barcelona. Se anche fosse, non mi dispiacerebbe, penso sotto gli addobbi natalizi di Via Roma che quest’anno sembrano delle mirrorball ricoperte di pelo superfluo – aggiungere Silent Night in una versione non a caso. L’ultima volta che sono stato nel posto dove ora fanno Xplosiva, il dj suonava Fatman Scoop, Taj Mahal e quel pezzo tremendo coi cori afro. Tutto sembra uguale, compreso la macchina spara-fumo. Tutto è diverso, quando le mie giunture ormai scricchiolanti e i miei pigri neuroni si defatigano al suono della stupenda Fiori di Âme, nella pur necessaria club edit. Poi il giovane pennellone makes his computer sneeze e tira fuori un set in cui, alla maniera dei live remix dal singolo di You Are Here, i pezzi del repertorio vengono resi fruibili per un contesto più danzereccio. Potrebbe sembrare una resa di fronte alla tiepida accoglienza di passate esibizioni in contesto da club, ma è pura consapevolezza che se la tua musica non è facilmente catalogabile come dance o come pop, tanto vale giocare coi contesti ed esplorare le possibilità ora assecondando, ora sovvertendo. È stato un piacere allora ballare su frammenti e loop di quelle melodie posati su ritmi andanti e con la cassa (quasi) mai in primo piano, tanto che però ora vorrei anche un concerto con le versioni pop da caminetto. Vabbe’, potrei scambiare il caminetto con lo sfondo cartonato di una spiaggia, volendo.
You Are Here (Live) - Nathan Fake
You Are Here (Live Remix) - Nathan Fake
Silent Night - Nathan Fake
2 commenti:
Allora questo Ewan che ti è parso?
Niente Ewan Pearson, sono rimasto a Torino e mi sono visto Daniele Baldelli. Finora però non ho avuto il tempo per parlarne
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