27.5.05

White Bloc Party


La mia è inutile finzione. Per quanto ostenti tranquillità e noncuranza, stamattina al risveglio ho avuto paura di un clacson. Ogni pullman turistico incrociato è segno di apocalisse imminente, ho un abaco con le palline a forma di pullman, sono un pullman anch’io. Chi può scappa dalla città (la vita, l’amore, le cozze), non prima di averti instillato paure ancestrali: chiuderanno le strade intorno casa tua per una via crucis! (ma perché una via crucis prima del corpus domini?!), ci saranno conversioni (a U) a ogni angolo per evitare le zone proibite, le orde di catto-estremisti renderanno buono tutto quello che troveranno al loro passaggio. Si fanno ipotesi sui picchi di fastidio, correlate all’arrivo del papa e al suo primo gesto di piacioneria papale – pare che arriccerà un polpo e se lo mangerà crudo. Poi tanto lo so che domenica pomeriggio le strade intorno casa mia saranno deserte ed echeggerà l’eco del riff di Born Into The World dei Supersystem.

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