12.6.06

Storie da un lungo sabato sera /2: Sono apparso agli Ozric Tentacles

Come si era detto Ozric Tentacles e le loro interminabili divagazioni sulla rava e la fava dello spazio temporale orbitante hippy. Abbiamo cercato di evitarli in tutti i modi, ma. Ma si voleva dare un’occhiata al djset a seguire, programmato per l’unaetrenta. A solleticare l’intenzione anche il vantaggio che l’entrata per il concerto prevedeva lo sgancio di sedici euri a fronte dei sei del djset. Così ci presentiamo sul posto una buona ora dopo la fine prevista, paghiamo il prezzo inferiore ma dentro troviamo la banda in tutto il suo splendore che manda in estasi un pubblico composto per il settanta percento da punkabestia griffati Cavalli, per il venti da fricchettoni con panza e catetere optical e per il dieci da un miscuglio indefinibile e ascrivibile al successivo dj set. Alle tre sono stati chiamati a gran voce per un bis che sarà durato una ventina di minuti di elementari figure al sintetizzatore. Non mi è restato che prenderla in maniera simpatica e farmi autografare il biglietto dal riccioluto chitarrista, che non riconoscendomi ha scritto prima della firma “For ?” (prossimamente foto sul flickr).

[Per la cronaca il dj-laptop-set prevedeva della tech-house (o, da ignorante, così almeno mi è sembrato) per me abbastanza noiosa]

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