No, non è il titolo di uno dei filmacci catastrofici che Canale 5 ama tanto nella stagione estiva. Catalogate il post alla voce ‘ci hanno preso anche questo’. Qualche settimana fa in alcuni posti strategici si iniziava a sentire un pezzo electro-funk discreto con uno strano rap alla fine, ad opera di una voce abbastanza riconoscibile (ma in giorni di mash-up selvaggi, si pensava anche a quello). Il pezzo, chiamato Rudebox, veniva descritto come white label sconosciuta persino nell’Essential della BBC. Nello stesso tempo venivano fatte circolare copie della suddetta white label come questa, contenenti mix di Soul Mekanik, Chicken Lips e Riton. I blogger hanno cominciato a parlarne e parallelamente è comparso un sito chiamato Rudebox74 che istigava i visitatori a sottoporre i loro balletti sul ritornello. Non contenti i navigatori hanno cominciato a mettere su Youtube e Google Video i propri video in cui ballano il Rudebox e in poco tempo è diventata una celebrità la vecchia che fa lo spogliarello e resta vestita con la maglietta dell’Inghilterra. Che guarda caso si dice che in realtà sia la voce riconoscibile del rap della canzone, opportunamente truccato. Insomma, signore e signori, ecco come la EMI sta lanciando il nuovo singolo di Robbie Williams, senza nominare Robbie Williams.
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