3.7.07

The Organ

Una delle cose che non sopportavo della corrente fino a poco tempo fa dominante nella techno, ovvero quella minimale che risponde al nome di click-house, era il suo odio quasi antisessuale verso le linee di basso. Per fortuna negli ultimi tempi un po’ tutti stanno recuperando la gamma di frequenze a bassi hertz, con inventiva variabile secondo i casi. C’è chi prende in prestito le distorsioni dall’electro fracassona, chi tira fuori il funk dai riflessi di medie e alte frequenze, chi si affida all’arrotondamento delle profondità e chi continua nel percorso di ripescaggio delle italiche linee sintetiche. “I get goose-bumps when the bass-line thumps”, dice Ewan Pearson in testa alla sua pagina di entusiasmo e proprio dalla sua pagina prendiamo in prestito la sua attuale numero uno. Si fa un grosso parlare di revival dei Novanta e nei Novanta diversi pezzi utilizzavano al posto del basso un organo: Jaydee, Nightcrawlers, Robyn S e si potrebbe continuare, facendo magari qualche nome meno da classifica. Filippo ‘Naughty’ Moscatello rispolvera l’organo nella prima metà del suo World Ep per una ballata malinconica che danza sotto il peso dei ricordi. Forse non da pelle d’oca, ma magari la brezza sulla spiaggia alle quattro di mattina potrebbe aiutare.


World Of A Woman - Naughty


5 commenti:

a. ha detto...

anche io sono sul file ewan, molto bello anche il mix per il fabric

atroC.T.X.Z.B.tion ha detto...

il basso ci va sempre. chi fa la musica senza i bassi dovrebbero radiarlo dall'albo seduta stante

maxcar ha detto...

@a. il fabric di Pearson è ottimo e si è goduto non poco del mash-up tra Berghain e il remix di Carl Craig dei Beanfield. però in realtà sono ancora provato da tutta la carne al fuoco della nuova Kompakt Total 8, dalla delusione Tiger Stripes e dal non poter aver ascoltato il chiacchieratissimo Jazz EP di Brendon Moeller

@atrocity: caro, ma quanto è meglio Kode9 senza la scimmia dello spazio! e che mi dici del bassone di Next To Nothing di Shackleton? Buon ep anche se nell'originale il basso fa sembrare cacchetta tutto il resto. in bocca al lupo anche per la criminalità organizzata a te e a socio

Anonimo ha detto...

Se si parla di bassi ultimamente il signor Milanese ha dato una spanna a molti (sia con Extend che con Adapt). Su lidi più technoidi Gerber è uno che sa far girare per bene la bassline e il suo disco mi piace parecchio. Ah, magari lo conosci già, ma anche Efdemin, col disco omonimo, ha fatto un gran bel lavoro (roba dub-house notturna).

Non so bene come e non so bene quando ma ho trovato su un noto programma questa compila: Italo disco - The Lost Tracks. Il titolo dice già tutto, a me ha divertito un bel po', specie sotto questo sole (è bello pedalare, si). Ve lo lascio come consiglio in caso di attacchi malinconici.

maxcar ha detto...

sconto il fatto che ogni volta che ascolto del buon dubstep dico "ehi questo è fico/malato/horror" ma poi non ho la spinta al riascolto. non sono entrato in fissa col genere, ecco - però Milanese mi era sembrato molto solido in quello che ho ascoltato. Gerber non ancora sentito, Efdemin mi piace molto in certi pezzi (quelli più 'americani') e mi lascia freddo in altri. Acid Bells però è un tributo, eh