23.9.07

Mai più tempo rubato allo shopping

Annalena Benini, tu mi hai aperto le occhiaie. Nel web 2.0 tutti producono un’infinità di contenuti: gente che scrive contemporaneamente su tre-quattro tipi diversi di siti ci scarica addosso un fiume di caratteri, le foto fatte per provare le funzioni in automatico della digitale, i loro mix da dj di quartiere e programmi radiofonici senza la radio che loro chiamano podcast. Alcuni adesso addirittura hanno iniziato persino a fare televisione in diretta tramite una specie di youtube. Che illusi! Pensano davvero che qualcuno abbia il tempo per tutto ciò quando ci sono così tanti negozi in centro?! Tanto lo sappiamo come tutti questi blogger in pigiami orrendi fruiscono i contenuti che producono. Leggono due o tre righe in post chilometrici, sentono e guardano a saltabecco mp3 e video. Annalena, io mi rendo conto. Gran parte della musica qui segnalata supera gli otto minuti per pezzo. Con tutte le scarpe che dobbiamo comprare a malapena possiamo garantire cinque secondi di attenzione. Per questo motivo inaugurerò una rubrica che avevo in mente ben due ore prima di leggere il tuo ottimo articolo. Ventiquattro canzoni, cinque secondi per ognuna, centoventi secondi. Quando arriveranno i saldi farò una versione ridotta, giuro.

Mai più tempo rubato allo shopping Vol.1- maxcar



4 commenti:

Anonimo ha detto...

È il crocevia tra lo zapping radiofonico, 2many djs e sarabanda.

Anonimo ha detto...

Alla prima ho riconosciuto chiaramente solo un remix dei Klaxons (!). Mi sento ignorantissimo e temo dovrò davvero convertirmi allo shopping (ovvero al guardare le vetrine...)

la_scarpa_che_respira ha detto...

ma dove fa shopping a Bari un sararyman del catasto jap?

maxcar ha detto...

@bebo: ho cercato di prendere il peggio da tutte e tre le cose. (comunque non perdevo mai il gioco finale di sarabanda, eh)

@disorder: eddai, non dirmi che non hai riconosciuto all'inizio il pianoforte del maestro Pippo Caruso in Identificazione dalla colonna sonora del film Maladolescenza. Una Lily Allen italiana dovrebbe campionarla, ecco

@la scarpa: il perfetto shopper non compra mai vestiti nella città in cui dovrà indossarli. il sararyman poi sfrutta i voli low cost per approfittare del settanta per cento di sconto dall'altra parte del continente