22.10.07

Living the ice age, buried in the sand

Sabato sera sono andato a vedere i Canadians, qui a Bari. Sono carucci. Sono precisi. Eppure con lo scorrere dei minuti, e col piede che ogni tanto batteva il tempo, sentivo che mancava qualcosa. Come un’assenza di agitazione. Dato l’immaginario tutt’altro che glaciale e atarassico delle canzoni, cercavo il calore, l’estate tutto l’anno e non apprezzavo questa privazione sensoriale ed emozionale. Dietro di me in tanti si muovevano verso il bar, come quando sulla spiaggia piove e ci si rifugia sotto una tettoia sovraffollata. Non c’erano stelle, o forse erano nascoste dalle nuvole.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

stesse impressioni, e dire che hanno quei tre quattro pezzi che dovrebbero piacermi parecchio. magari da riprovare in altro posto e stagione.
andando via vi ho visti in difficoltà col sipario a metà sala : D

accento svedese ha detto...

A me piacciono. Sono un bignami di tutto quello che ho ascoltato dai 17 ai 22. Sentirò dal vivo.