21.5.08

Da Paura (is to the Paura, oh c’mon)

Più volte le uscite energetiche del sardo (e lo dico da figlio di sardo e di figlia di sardo™) Paolo Alberto Lodde (aka Dusty Kid) mi hanno piacevolmente impressionato, ma colpevolmente non ne ho mai parlato. A colmare tale mancanza, arriva il suo remix ‘pauroso’ per Moby. Premetto l’insana passione per il nuovo singolo di Moby, ma ciò non conta. Dusty Kid ne tira fuori qualcosa di completamente diverso e le menzogne del pezzo assumono una luce sinistra. Il parlato introduttivo, gli archi originali ultraeffettati e i toni metallici inducono una forma immediata di terrore, plateale, riprodotta anche nel finale. L’intreccio quasi minimal invece tesse una suspense ossessiva fatta della somma di un quotidiano opprimente. COME PUOI MENTIRMI? Un solo elemento lega le due diverse concezioni di paura ed è un pulsare dubstep di basso sempre uguale a se stesso, prodotto per riduzione dell’immediatezza, per diluizione dell’ossessione. Il risultato su pista spacca centomila volte di più di quanto possa un sobrio ascolto in poltrona. E mette i brividi.


Disco Lies (The Dusty Kid's Fears Remix) - Moby

2 commenti:

bebo ha detto...

Faccio outing e confesso di non aver mai ascoltato dusty kid prima d'ora. Ne ho sempre letto piuttosto bene ma forse avevo bisogno del "piatto servito" con l'mp3 pronto da clickare.

Il capolavoro dell'ultimo Moby per quel che mi riguarda è Everyday it's 1989, quel giro di piano e la cicciona negra che urla sono un rigurgito rave anni '90 stupendo.

Raibaz ha detto...

Di solito Ragazzo Polveroso non mi fa impazzire (troppo electro per me), ma a sto giro gli è venuta proprio bene :)