Pioggia/debole
Qui non si è stati al concerto dei Death Cab For Cutie e non per questioni di snobismo, di tormento o di metereologia. I concerti nel mezzo della settimana lavorativa dall’altra parte dell’Italia sono un problema, quelli nel mezzo di una settimana lavorativa in cui si trasloca in un bucolocale spoglio di tutto ma con ben due scrivanie lo sono ancora di più. E poi tanto ritornano, si pensa. Il saluto a Beniamino passa per l’ascolto del suo controcanto nel Postal Service Remix dell’infeistata Mosciabum, ché insomma si temeva per la perdita di tono degli ultimi episodi.
Ascolta Mushaboom (Postal Service Remix) - Feist
Oyo She Me Day Don Bay Leave Me. Questa è un’interferenza metereopatica, ché insomma bisognerebbe capire che se il proprio grande merito è essere specchio della non linearità che gira intorno, non si può linearizzarla o renderla fruibile come un modello attraverso la ripetizione. Questo come promemoria, tanto finirò ad analizzarmi in privato Bitter Tea dei Fiery Furnaces come fa un qualsiasi fan del prog-rock con i dischi fotocopia degli anni Settanta. E però è un ritorno all’EP. E però quelle parole ritagliate come un messaggio di sequestratori. E però non c’è più la vecchia.
Interferisci Nevers - The Fiery Furnaces
Il cielo grigio è modulato in ampiezza. Che tempo fa a Beirut, Albuquerque, Bari? Nelle cartoline mandate dall’Italia il cielo non è mai grigio. Postcards From Italy dei Beirut potenzialmente mi irriterebbe, invece la uso quando voglio distogliere gli occhi dalla finestra. Una marcetta mariachi che ti delocalizza. Dopotutto il senso delle cartoline è questo, no? Magari l’appendo al muro in cucina.
Spedisci Postcards From Italy - Beirut
I’m in no fit state, I’m in no fit shape. Non è il tempo che ci butta giù, forse solo il (tras)loco. Comunque per me questa è una delle canzoni dell’anno, lo dico da ora. A parte le pippe sul riciclaggio delle strutture alla Coldplay, a parte un eventuale remix che prendesse di mira quelle tastierine, a parte che sembra suonata dai soggettoni de La Rivincita dei Nerds, a parte questo è un inno e come tale ci inizio e finisco la giornata e lo suono a ogni medaglia non vinta. To fall in love with you / To make the record of my life.
Ballaeinneggia No Fit State - Hot Chip
L’ascolto di Couldn’t Sleep di Milosh, ovvero debolezza tristor'n'b + prog minimalismo atmosferico, mi ha portato verso il video flash di You Make Me Feel. Sullo schermo grigio piove e io son qui, avvinto come l’edera. Dalle piante e dalle nuvole appare una figura femminile che mi fa venire in mente certe foto di mia madre da giovane, anche se non le somiglia per niente. Questo video è il qui-e-allora, mi dico. Poi mi accorgo che quando vai sulla pagina, si determina la stazione metereologica a te più prossima, si controlla che tempo ti fa intorno e il video viene impastato di conseguenza. Chissà come sarà d’estate.
Guarda che tempo fa su You Make Me Feel - Milosh
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