18.8.06

Hello, Emptying Room

Il concerto dei fantastici Whomadewho si svolge nel tendone in un’atmosfera irreale. C’è il pienone e non è un pienone casuale, ma mi guardo intorno e nelle prime file le persone si osservano tra di loro, cercando di capire chi per primo farà una mossa verso il main stage. È una continua occhiata al cellulare o all’orologio. Bisogna tenere conto che per questioni logistiche il cambio palco tra Madness e Daft Punk necessiterà del doppio del tempo rispetto agli altri e quindi non si potrà sfruttare l’effetto “vado a prendere una birra nella pausa” per chi è già lì. Stimiamo il tempo necessario per farsi largo tra decine di migliaia di persone e arrivare davanti al palco principale in circa trenta minuti. Speriamo che i fan dei Madness preferiscano Jimmy Cliff. Sono in preda alla paranoia e temo che a un certo punto il cantante degli Who Made Who cominci a indietreggiare con la faccia rivolta alla platea, per poi darsela a gambe utilizzando la chitarra come sfollagente. Venti minuti di concerto, ma decido di non guardare l’orologio. Conterò i pezzi. Quattro.



Sembra di stare in un film porno gay tedesco anni settanta. Hanno scelto l’abbigliamento da calciatori di una TBV qualcosa con delle tute azzurre aderentissime. Il batterista è vestito con una normale camicia bianca però: al mercato avevano solo due magliette? Partono salutando la stanza che si svuoterà. Si accarezzano tra di loro, uno è Zibì Boniek. Il suono è fichissimo, bassi rotondi e tutto il resto aguzzo. Non so se c’entrino i Daft Punk, ma il carattere sessuale del tutto è quello della tensione pre-orgasmica. Il pubblico gradisce e tanto, loro si guardano tra lo stupito e l’atteso. In falsetto pensiamo a ciò che è fuori dalla porta, dietro l’angolo, e subito dopo Space For Rent viene allungata e ripartita in frenate e accelerazioni. Poi diventiamo pupazzi gialli, mentre Zibì usa una lattina di Super Bock per fare slide sulla chitarra. I pezzi cominciano a mischiarsi, è ora di uscire e io continuo a volerne un altro po’. Indietreggiamo rivolti verso il palco e spezzo il loop resto/non resto quando zompa fuori la tarantella Satisfaction. Al colmo del petting reciproco Zibì e socio la orlano prima da ballo per gli anziani per la festa della Santa e poi da disco-fine-del-mondo. Scappiamo. Mezz’ora dopo lì dentro per i Buraka Som Sistema sarebbe stato il vuoto pneumatico.



Hello, Empty Room - Whomadewho
Satisfaction (live) - Whomadewho

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