7.12.05

DJ Scalcia



Foglietto n°1, Foglietto n°2


Cari,
se come me frequentate l’ormai rigoglioso mondo dei dischi mixati da DJ, cantanti e attricette, non vi sarà sfuggita l’importanza che stanno conquistando come mezzo per raccontare il nostro presente, recuperare il passato dimenticato e soprattutto legare l’esperienza del ballo a quello dell’ascolto e viceversa. Nella nostra mente è il Dj Kicks che ha risvegliato le coscienze, nei nostri cuori è la sua esecuzione sulla spiaggia di Benicassim, nelle nostre mani sono un laptop, una manciata di dischi ed mp3 e circa otto ore rubate al sonno notturno. È insomma con immenso orgoglio che vi presento il primo volume di DJ Scalcia, la risposta italiana all’omonima serie internazionale. Gemme dimenticate, versioni alternative, successi del futuro e un esclusivo remix ad opera del sottoscritto si susseguiranno per quarantacinque minuti senza grande interesse per il missaggio in battuta, secondo gli insegnamenti dell’amato occhialone. Rock, electro, plin, plon e, non dimentichiamolo, canzoni.

Non disponendo di uno spazio on-line, ho deciso di rendere disponibile il Volume 1 di DJ Scalcia via Rapidshare in una versione di lusso e in una versione per chi ha problemi di banda. Non ho fatto opera di spam, ma se l’operazione vi sembra interessante saranno bene accette le vostre segnalazioni o, perché no, la vostra proscecuzione della serie con i volumi successivi a quello inaugurale. Allegherò solo in futuro a questo post la scaletta, in modo da lasciare un minimo di sorpresa agli ascoltatori. Insomma, ballate e ascoltate! (e ditemi, soprattutto)

DJ Scalcia – Volume 1 (versione di lusso 192kbps circa 64 MB)
DJ Scalcia – Volume 1 (versione light 64kbps circa 20 MB)

la traclista:

Intro: I Gotta Thang (Uh Huh) - Cass & Mangan
Volevo una cosa grezza per iniziare, un’introduzione tautologica che dicesse “Ehi, ciao, iniziamo” e lo facesse in maniera spudoratamente anni Novanta, come una Roisin Murphy musicata dai Basement Jaxx prima delle pippe sonore con Matthew Herbert. E una roba del genere incredibilmente esisteva in giro e l’avevano prodotta questi Cass & Mangan.

Feel My Mandarin - Bookashade vs Annie
Dovevo il primo pezzo ad Annie per svariati motivi, uno su tutti il fatto che l’anno scorso dopo il concerto dei Kings Of Convenience a Bari lei metteva i dischi e io le ho fatto il bidone per andare a una festa di laurea dove, con delio, sarei stato il digei per la prima e disastrosa ultima volta. Questa versione è un mash-up recentemente circolato in rete che potrebbe benissimo passare per remix, grazie al fatto che la canzone di Annie si adatterebbe a un qualsiasi ritmo da ballo e al fatto che l’altro pezzo è poco noto. In verità gli unici motivi per cui si trova qui sono l’inserto di sintetizzatore che zoppica a tempo diverso dalla batteria e il titolo.

QWERTY - Fake P
I Fake P sono gli unici italiani presenti su DJ Scalcia, ma è solo un caso. La canzone potrebbe essere una sorta di Episodio Due per i personaggi di (This is) The Dream Of Evan And Chan, ha un delizioso inserto acustico prima della fine ed è proprio vero che il cioccolato funziona.

Three Weeks - Tiga
Maiuscolo. Visto che non avevo a disposizione un microfono, avevo bisogno di un pezzo che suonasse secondo il precetto del singing dj e la ballata dance dal nuovo disco di Tiga faceva proprio al caso: cantato come lo canterei io, con un testo perdente su una delusione amorosa sopra una base fica che ispira forza d’animo. Una perfetta accozzaglia di opposti.

Human After All (Sebastian Remix) - Daft Punk
Forse non vi piaceranno gli attuali Daft Punk, ma Sebastian tira fuori da Human After All un amarcord su tutta la storia del duo francese: dal funk rimediato al mercato del disco usato di Homework al non-sentimento robotico dell’ultimo, terminando con un finale che da un lato si richiama al “core digitale” per tastiere e vocoder di Discovery e dall’altro affianca schitarrate su cui poter cantare My Sharona, come ultima moda impone.

International DateCuts (maxcar telefona a Phones mix) - Ladywolf
Mash-up da me preparato per l’occasione, mischia il Phones Slasher Mix di Thousand Cuts dei Wolf And Cub con International Dateline dei Ladytron. L’idea era che in una telefonata tra me e Paul Epworth ci raccontavamo di questa litigata tra Mira dei Ladytron e il tizio dei Wolf And Cub. La struttura riprende i duetti di Al Bano & Romina finché le voci si sovrappongono dissonanti, uno che fa riferimento all’inizio e l’altra alla fine. Paul ha insistito per un basso à la New Order.

Better Safe Than Safari - Thunderbirds Are Now!
I TAN! potrebbero essere il gruppo regazzino dell’anno prossimo, sfacciatamente cinetici e con un gusto per le melodie tale che potrebbero scrivere sigle di cartoni animati. Intanto recupero questo loro vecchio martellone, soprattutto per le tastiere a basso costo.

Living By Numbers - New Musik
Se questo fosse un mixtape classico, questa sarebbe la sua Video Killed The Radio Stars. Cantata da un misconosciuto gruppo degli anni Ottanta, semplicistica, melodica e trasognata nel raccontare la fine dell'epoca analogica e l’inizio di quella in cui avremmo vissuto grazie ai numeri, Living By Numbers ricorda l’ennesima fine di una delle tante nostre innocenze e l’ossessione per il digitale che scorre intorno.

Lembranças - As Mercenarias
Amo la musica brasiliana, ma la amo ancora di più quando prende materia sonora altra da sé e le instilla dentro la sua anima ritmica o la sua calda conflittualità interiore tra il vissuto e il desiderato. Come gli Os Mutantes negli anni Sessanta fecero col pop inglese, negli anni Ottanta tutta una serie di gruppi prendeva in mano il post-punk per rileggerlo in un contesto diverso. Le As Mercenarias erano un gruppo di sole ragazze, pallide e brune, che cantavano canzoni oscure sotto il sole cocente. A sentirle oggi, sembrano le zie delle Organ.

Kurt’s Rejoinder - Brian Eno
L’inevitabile momento vecchiazza. Epperò, dal disco dell’Eno cooptato per la morte del figlio di Moretti vien fuori questa cantilena gustosamente sospesa tra il tribalismo delle percussioni, gli effetti sul basso rotolante e le tastiere acidelle. Il momento trenino (so che è una bestemmia, ma mi ispira risate, e questo).

Kel’s Vintage Thought - Magnetophone
Questo pensiero d’annata dei Magnetophone mi richiama tutta una serie di cose anni Novanta alla Bentley Rhythm Ace, di quelle in cui mettevi su semplice semplice un giro di basso, un beat via via più denso e qualche corredo vagamente analogico. Nostalgia nostalgia canaglia.

Batman – Stage I - The Advantage
Il pezzo più geek di DJ Scalcia. The Advantage hanno in copertina un vecchissimo Nintendo e sul loro ultimo disco rieseguono i classici del suddetto videogame in salsa (garage)rock. Il basso minimale e acido dell’epoca diventa funk, la melodia alta e ciclica sfocia nelle atmosfere surf da film pulp. L’esplosione ritmica del prefinale.

And I Was A Boy From School - Hot Chip
Dal prossimo disco del lato più melodico di casa DFA, una dolce ballata in house minore che conduce gentile verso la chiusura (la frase finale è rubata alla cover di TEWM di Filine Seele).

Scaricalo ora!

DJ Scalcia – Volume 1 (versione di lusso 192kbps circa 64 MB)
DJ Scalcia – Volume 1 (versione light 64kbps circa 20 MB)

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