Il qui presente da domani si trasforma in palletta da flipper in su e in giù per il continente.
Nella fattispecie:
- Giovedì: sveglia alle cinque per trasferimento a Torino via mezz’ora a Fiumicino. A Torino il sottoscritto conoscerà importanti rivelazioni circa lasuavitadal2008inpoi. In serata seguirà sistemazione in alberghetto a Malpensa che impedirà presenza ad aperitivi esclusivi o partecipazione al concerto delle Erase Errata al Magnolia (Magnolia is the new place to be?).
- Venerdì: sveglia alle cinque per trasferimento ad Hannnover con aereo personale per una specie di Giochi Senza Frontiere. Andiamo ad ammirare la nostra nuova creatura, sperando che i concorrenti tedeschi non ci facciano troppo male con la loro nuova creatura. Questo respingente su cui batterà la palletta è quello che giustifica la successiva parte, detta anche ‘dei due giorni all’interno del quale ci sarà la serata che andremo a identificare con la specificazione dei brividini di Massimiliano’. In serata si rientra a Malpensa, si suppone nello stesso alberghetto di cui sopra atto all'ostacolo di aperitivi ancora più esclusivi o della visione di Willard Grant Conspiracy alla Casa 139.
- Sabato: sveglia alle cinque solo per uniformità di scrittura, visto che in programma c’è soltanto un banale Malpensa-Milano Centrale-Torino Porta Nuova. In serata The Russian Futurists apriranno il concerto degli amati Junior Boys. Ricordate, i Junior Boys sono quelli che a voi non piacciono perché non avete mai sentito/capito i Blue Nile e perché non andate d’accordo con il concetto di strobo applicato al romanticismo. Un’attesa che montava da ben due anni e che è culminata in questo consueto incrocio di coincidenze. Le mie aspettative sono enormi, tipo che ho messo in conto la frantumazione scomposta del mio organo atto alla generazione della circolazione sanguigna.
- Domenica: sveglia alle cinque perché ormai si è assunto il fuso orario del triangolo delle Bermuda. Si ritorna a Bari, pronti per nuove e mirabolanti avventure come l’altro evento atteso da infinite estati (Fennesz), la sempre caruccia Barbarella Morgenstern, il come eravamo dei Sodastream, Langhorne Slim (se ci scappa) e una stagione dello Zenzero che vorremmo con qualche nome di quelli che sarà al Club To Club di Torino più che con i soliti reduci di trip-hop e jungle.
(Siccome per qualche giorno non potrò passare da queste parti, vi lascio con un’anteprima: io e Damien Rice siamo al momento tra le persone più distanti dal punto di vista musicale. Ma poiché così potrebbe non essere per voi, favorite l’ascolto del pezzo meno simile all’atmosfera del disco, incentrato sul solito topos “'O sciore cchiù felice è 'o sciore senza radice” e fornito attraverso la lussuosa cornice della versione business di prova di Yousendit)
Rootless Tree – Damien Rice
1 commento:
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