Caro Gael Garcia Gondry, d’ora in poi GGG, all’uscita dal tuo film ho detto ‘sì, ma’. Che io per i film coi sogni ho un debole, ma alla fine mi sono sentito un po’ come se tu avessi voluto parlarmi della sconfitta dei sogni come possibilità, dopo della sconfitta dell’oblio (o del ricordo, è lo stesso) come possibilità. Io c’ero arrivato già prima e so che la vita è lavoro di carpenteria e fabbrica da cui si esce col grasso in faccia e due spiccioli e che ricordi e sogni sono buoni solo a tramutare due persone bellissime in un posto bellissimo e in circostanze bellissime in due patetici noiosi tristi mostri, peraltro psicopatici. In fondo il sogno non è altro che il desiderio auto-ingannevole di ieri, e oggi potrebbe essere tutto diverso. Sai, GGG, c’è questo disco di un tizio svedese che fa techno, si chiama
Anders, è abbastanza corpulento, ma di lui non parla nessuno. Si chiama
Nightwidth, dell’ampiezza della notte. Parte con le pernacchiette, ma se hai buona lena di andare oltre, rimarrai piacevolmente sorpreso. Anche Anders ha scelto una via immaginifica simile alla tua per smitizzare la notte. Anche a lui si congelano i piedi quando decide di scendere
downhill. Anche lui cavalca
enormi zanzare di metallo in un paesaggio che sembra quello della Border Community sotto eclissi. Anche la sua notte arriva a intrecciarsi col giorno. Ma tu parli della maledizione di chi si porta i sogni nel giorno a rovinargli la vita e lui parla di quelli che stanno così svegli di notte che poi dormono due ore e la mattina sono in condizioni di lucidità simili ai primi, solo con un retrogusto apocalittico in più mascherato da consapevolezza. Caro GGG, tu arrivi alla fine e salti sulla tua cazzo di arca di Noè steril-vegetariana in groppa al tuo-mini-pony e noi capiamo che dovevi farti dare quel benedetto numero di telefono della bionda carina. Più o meno a metà del suo disco invece Anders piazza la sua meraviglia di consapevolezza. GGG, i sogni sono i desideri del giorno prima, e del giorno prima, e del giorno prima ancora. E a volte nemmeno quello. Come i ricordi.
Coutances - Dick Annegarn
A Day Ago - Anders Ilar
12 commenti:
non so niente di tal Andres...
in compenso ho visto "l'arte del sogno" e mi è piaciuto.. mi è piaciuto tanto.
Lui 8il regista), lui (l'attore) e lei... anzi Lei (l'attrice) Charlotte!.. fascinosissima...
silvia
a me al più non è dispiaciuto (buone trovate su riuscita altalenante, ora soffochevolmente programmatico, ora capace di guizzi scompigli-anti). su Lei mi spiace, ma io dico Emma De Caunes ora e sempre: che faceva la fitansata nel video dei Radiohead di GGG, dove Yorke teneva i piedi in due forni a microonde...Gael simbolo dei Pingoni
Emma De Caunes, ha fatto un film con Louis Garrel..
mi piace!
Oh. Manco Ghezzi...
emma ce la bomberemmo tutti. gran post. ma emma e' meglio.
Sfidato in privato, la tentazione di cederti è forte. E non le resisto. Le mie giornate sono pazzesche, lo sai. Una vita sotto costante pressione. Tutto questo apre lo spazio alla piccola irresponsabilità di un carattere giocoso, autoironico e spesso irriverente. Scusami dunque, te ne prego, e prendi questa testimonianza pubblica di un orgoglio privato che cede alla tua collera come un atto d'amore.Che poi io non ce l'ho nemmeno il numero di telefono di Emma De Caunes
e se invece l'avessi?
Adesso voglio riflettere, avrei bisogno di andare per qualche giorno in un convento.
(di tutto il film, che posso dire essermi piaciuto) una delle cose più stranianti è stata la scelta del doppiatore per Gael Nano Bernal, ovvero lo stesso di Stewie Griffin. mi aspettavo da un momento all'altro di ascoltare questo pezzo memorabile...
http://www.youtube.com/watch?v=FEgbz1A03_Y&mode=related&search=
tag sbagliato ovviamente : )
http://www.youtube.com/watch?v=FEgbz1A03_Y&mode=related&search=
io me ne sono accorto a film inoltrato, ovvero la prima volta che stefàno alzò la voce. straniante sì
Ma non è Michel Gondry il regista? e al massimo Gael Garcia Bernal l'attore? cmq, per non fare il cagac... il film mi è piaciuto abbastanza, lo rivedrei.
autobiografici incroci
Posta un commento