3.6.08

Wait until tomorrow and there’s still some way

Sopravvivere ad un albergo annesso a un ristorante indiano non è stato facile, ma da domani su queste pagine leggerete di mostri sacri indie dalla polverosa eleganza, di terrificanti gruppi per ragazzini, delle sfavillanti notti della nuova disco-music nei pub scassati della periferia est, della più grande festa di protesta della nostra generazione e di un inconsueto risveglio alla domenica mattina. E come l'anno scorso (+ antefatto indie), sul Tamigi col pattino. Boris Johnson sei già la nostra piccola Moratti (te piacerebbe essere la Thatcher, eh).

4 commenti:

Valido ha detto...

porca miseria siete riusciti a salire sulla circle? :)

maxcar ha detto...

poco prima che la chiudessero e poi nel momento clou abbiamo fatto il tragitto con la rosa, ma abbiamo vissuto almeno parte dell'atmosfera. avevamo anche un'inviata nella stazione chiusa, ahah

Anonimo ha detto...

Dalla vostra inviata a Liverpool Street Station: Fatto diversi percorsi sulla circle line, inneggiato contro Boris, fatto parte dei vari cori unplugged delle canzoni degli Oasis, condiviso diverse redbull... Ho evitato solo di 'vestirmi' con gli striscioni dei percorsi della tube: sarebbe stata dura verificare di nn riuscire a fare il giro completo della circle line!!!!!

a. ha detto...

ho sempre sognato di dormire in un ristorante indiano e non ci sono mai riuscito