The sound of music
Negli scorsi giorni Inkiostro e Il blog della domenica si sono interrogati sulle modalità di descrizione della musica. Da ciò è ritornato il dibattito su come sia possibile una forma di critica (o di giornalismo, secondo i punti di vista) che si doti di strumenti oggettivi senza tradire l’oggetto della discussione (il signor Pop).
A partire da un pezzo anche banale su critica pop soggettiva e critica classico-jazz oggettiva, Clap Clap tira fuori una visione condivisibile che propone l’inserimento di strumenti oggettivi non per pervenire a un risultato oggettivo di tipo comparativo, ma per spiegare le radici delle reazioni soggettive, evidenziare il particolare che sfugge nell’ascolto o giudicare il singolo artista, eventualmente all’interno della sua produzione. Quanto basta, perché pur sempre di pop si tratta e perché la musicologia fa a pugni col pop fin dal procedimento di creazione.
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