Tutto è nuovo
La signora lì dietro che quando escono “Ma sono dei ragazzini!”.
La ragazza che tra il pubblico emetteva vocalizzi alla maniera di Giorgia ove i cori lo concedevano (in particolare in vece di Feist).
Quelli che sono andati al concerto senza sapere bene chi fossero.
Erlend Øye e l’allarme antincendio (If this is a fire alarm, maybe you should move to emergency exit. If this is not a fire alarm, please, turn the hell of it off.). Erlend Øye il distratto che si perde tra le sue corde più di una volta. Erlend Øye che si fa una doccia con una bottiglia d’acqua e poi prende l’acqua dalle sue braccia e bagna Eirik. Erlend Øye che ruba una macchina fotografica dal pubblico e lo fotografa, che firma autografi mentre Eirik scocciato comincia lo stesso una canzone senza di lui.
Do you want stay out of trouble or gold in the air of summer?
I quasi silenzi compressi su due o tre brividi e i boati irreali attorno alla fine.
Gli italiani battimani, loro snappy fingers.
Loro due che o sono in stato di grazia e possono permettersi tutto, o prendono in giro le troppe persone davanti alle loro navi in bottiglia, insomma come linee parallele.
L’insopportabile assenza di Winning A Battle, Losing The War.
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