A fake kick in the fake teeth
Siete fortunati. In questi giorni l’umore era da batterie morte (vai sul sito dei cimicioni mangia libri) e si progettava un post simil-problema di prima elementare in cui dovevate aiutare il sottoscritto a venir fuori da tre settimane in cui avrebbe dovuto fare un salto in Russia (ma se ne riparlerà ad Aprile, giusto in tempo per farmi perdere qualche concerto interessante), tornare a casa per Pasqua (perché qui non si è nostalgici ma tre mesi sono ancora troppi e si sono saltati due compleanni importanti) e trovare un nuovo alloggio per i prossimi mesi a Bari (questa vale ancora, si accettano proposte di monolocali o bivani a meno di trecentocinquanta euri). Il vincitore sarebbe stato premiato con la dolcezza di una visione perfetta (ehi, nel disco di Montag c’è anche Amy dei Broken Social Scene a testimonianza che in Canada è tuttunmagnamagna).
Poi gli eventi hanno avuto la meglio. La giornata di oggi ha preso una piega che più danzereccia non si può, in ufficio con le cuffie sparate e i simulatori che descrivono evoluzioni a tempo. Finora si è alternato il nuovo Fischerspooner (ascolta i suoi calci nei denti) con i Robocop Kraus e i loro finti ragazzi e finte ragazze. Tra un poco mi aspetto di finire dalle parti stupid-techno della colonna sonora di Le regole dell’attrazione (cfr scena delle vacanze in Europa). Ma non mi preoccupo, tutto ciò sarà bilanciato da un weekend rock’n’roll.
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