Passami il Phones
Fin dalle sue prime prove da remixer Paul Phones Epworth, già produttore di Bloc Party, Maximo Park, Death From Above 1979, Babyshambles e tanti altri, mi ha colpito per le sue creazioni semplici e tutte mirate a costruire tensione acida senza troppi orpelli. Si parla in giro di lui e per tutta risposta escono sue produzioni e Phones remix a getto continuo (dopo il tesissimo remix di Retreat dei Rakes è la volta dei White Rose Movement per i quali ha preparato anche l’apposito e immancabilmente gustoso Phones Gone To The Dogs Remix di Alsatian). Ok, abbiamo trovato la nuova eminenza grigia mi direte, ma il punto su cui voglio soffermarmi è un altro: nel Phones Remix di Nothing But Green Lights di Tom Vek tra un giro di basso e un crescendo (e che giro di basso e crescendo) piazza a tradimento una rollata demenziale di piano che sembra arrivare a noi dritta dritta da un pezzo dei Black Box o degli FPI Project (o del giro di Madchester come dice nel post James, se all’epoca ascoltavate già buona musica).
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