It’s strange, when you rearrange
Cerco di nuovo casa, questa volta per conto mio. Nei traslochi smonti e rimonti mobili, trovi delle cose di cui ti eri dimenticato, compri il necessario per la nuova abitazione.
Per esempio una volta esistevano i remix e le cover. Oggi non si capisce più niente, signora mia. Ieri guardavo in televisione Mike Skinner degli Streets che rappava improbabili scuse a una dj radiofonica per aver rubato un microfono su Banquet dei Bloc Party e la cosa stava lì in mezzo tra il karaoke, la rilettura e il remix. Gli esempi recenti sono tantissimi e allora per non annoiarvi con cose che già avete sentito vi segnalo tre novità fresche fresche.
Si diceva dei Bloc Party. I Go! Team hanno preso Positive Tension e ne hanno tirato fuori una corsa di bambini su prati di fiori gialli e campanelli adiacenti a una zona industriale dismessa. Curioso come nella canzone vengano vuori alternativamente i due modi differenti con cui le band creano la tensione del crescendo. Viene voglia di avere ancora dieci anni.
I Who Made Who li conosciamo proprio per simili imprese nei confronti di Flat Beat e Satisfaction di Benny Benassi. Questa volta hanno preso di mira James Murphy e i Munk, costringendo Kick Out The Chairs al funk più puro. Lustrate i vostri cappelli con la piuma e i vostri vestiti dai colori più improbabili.
E la cosa che non ti aspetti, la dance da Patrick Wolf. Non siamo certo fan del ragazzino, ma in questo caso ci ha sorpreso. Tristan prende in mano Helpless Fool For Love di Annie e la rende uno di quei pezzi da ballo dal retrogusto amaro e malinconico, con i riflessi delle lacrime che si confondono con quelli dei brillantini sparsi intorno agli occhi. Le timide tessiture elettroniche, la tristesse on the dancefloor di certi ABBA e un violino tzigano strappacore suonato per l’occasione da Patrizio Lupo ne fanno un’ottima colonna sonora per le ultime vostre delusioni amorose sulla pista.
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